Azione Revocatoria Ordinaria

Azione Revocatoria Ordinaria: di cosa si tratta e come funziona

Oggi parliamo di Azione Revocatoria Ordinaria e dei principi espressi dalla Corte di Cassazione in ordine alla prova della conoscenza del pregiudizio da parte del creditore.
Nell’articolo integrale, dedicato all’argomento, consultabile qui ▶ gazzetta.studiopeluso.com/azione-revocatoria-ordinaria/ ◀ approfondiamo gli aspetti principali dell’istituto elencati di seguito.
Cosa è l’Azione Revocatoria Ordinaria?

L’Azione Revocatoria Ordinaria, disciplinata dall’art. 2901 del c.c, è un istituto giuridico di particolare importanza, il suo scopo è quello di preservare le garanzie patrimoniali dei creditori che, a determinate condizioni, possono ottenere la dichiarazione di inefficacia degli atti patrimoniali posti in essere dai debitori che intendono sottrarre e/o diminuire le proprie garanzie patrimoniali.

Quali ne sono i principali presupposti?

Affinché possa avvalersi dell’Azione Revocatoria il creditore deve dimostrare che:

  1. l’atto compiuto dal debitore arrechi un pregiudizio oggettivo agli interessi del creditore (diminuzione quantitativa o qualitativa del patrimonio del debitore su cui il creditore, senza quell’atto, avrebbe potuto soddisfarsi)
  2. il debitore sia consapevole che l’atto posto in essere arrechi un pregiudizio alle ragioni del creditore
  3. in caso di atto a titolo oneroso, anche il terzo acquirente sia consapevole del pregiudizio arrecato al creditore.
Quali ne sono gli effetti in caso di accoglimento?

Qualora all’esito del giudizio vengano provati i suddetti presupposti, il giudice dichiara revocato l’atto dispositivo con la conseguenza che il creditore vittorioso potrà aggredire in via esecutiva i beni oggetto dell’atto per il soddisfacimento delle proprie ragioni.

Quali i principi espressi dalla Corte di Cassazione in ordine alla prova della conoscenza del pregiudizio in capo al terzo acquirente?
  1. “consapevolezza del pregiudizio” in capo al terzo significa concreta e “reale possibilità di conoscenza della situazione fraudolenta”
  2. condotta in malafede da parte del terzo, cioè abbia agito con dolo o con colpa grave
  3. è onere del creditore fornire la prova della colpa concreta, ovvero della consapevolezza che il proprio atto avrebbe potuto pregiudicare i diritti dei creditori.

Ognuno di questi punti, appena sinteticamente elencati, è dunque approfondito nel nostro articolo completo consultabile qui ▶ gazzetta.studiopeluso.com/azione-revocatoria-ordinaria/

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